Dal Rinascimento agli albori dell’età industriale, il mobile italiano è stato la sintesi delle arti che Giorgio Vasari definì “congeneri”, ossia la cui invenzione è legata dalla comune esperienza del disegno. Per secoli pittori, architetti, scultori, lavorarono assieme a intarsiatori, ebanisti, intagliatori, creando opere di straordinaria qualità artistica. Mobili non d’uso comune, concepiti per il piacere di circondarsi della bellezza, per l’esigenza di esibire ricchezza, prestigio personale o dinastico. A dispetto di tutta la riflessione accademica relativa alle arti liberali e a quelle meccaniche, da parte degli artisti non vi fu mai, nella pratica, per secoli, alcun pregiudizio e una netta separazione.
Nonostante ciò, ancora oggi gli storici dell’arte considerano con sussiego il mobile un’arte minore e il suo insegnamento escluso dall’università.
È stata una sfida interessante accettare l’invito di tenere un corso sulla storia del mobile italiano per gli studenti della laurea magistrale in Storia e critica dell’arte dell’Università degli Studi di Milano. L’ho fatto partendo dalle vite dei protagonisti, di cui si è conservata una più consistente memoria storica. Il metodo è stato esattamente quello adottato da Giorgio Vasari nelle Vite, espresso con grande chiarezza nel Proemio della prima edizione del 1550. Cronache, memorie, documenti, opere conservate, descritte ma spesso perdute, disegni, incisioni, “usando diligenzia grandissima” permettono di raccontare, attraverso le vite dei principali maestri, una linea analitica della storia del mobile italiano dal Rinascimento agli albori dell’età industriale. Un canone di cui fanno parte indistintamente intarsiatori, ebanisti, intagliatori e pittori, architetti, scultori. “Ad onore dunque di coloro che già sono morti, a beneficio di tutti gli studiosi.”
Giuseppe Beretti, I Maestri del mobile italiano. Dal Rinascimento agli albori dell’età industriale
inOpera Italian Arts, Milano 2023. Cartonato, 16×24 cm, 550 pp.
Disponibile da dicembre 2023. Per prenotare il libro scrivere a: info@giuseppeberetti.com